naturale, neutro, SYNDET, di marsiglia, artigianale, di sintesi… quanti tipi di sapone viso esistono? E con quali caratteristiche?
Alzi la mano chi, davanti ad enormi scaffali pieni di sapone per il viso, non si è mai chiesto se, in fondo, non siano tutti uguali. Oppure se lavarsi il viso con il sapone sia la risposta giusta per il nostro tipo di pelle.
Se quest’ultimo quesito è a volte soggettivo, non possiamo dire la stessa cosa per il primo. I saponi non sono tutti uguali, anzi, sotto la parola “sapone” possiamo trovare prodotti dalla formula e dalle lavorazioni completamente differenti.
La sua storia si perde nella notte dei tempi: le origini sono attribuite al popolo babilonese, intorno al 2800 a.C, ma si parla di sapone anche nella Bibbia e nel Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. Nel corso dei secoli la formula venne messa a punto anche dal popolo arabo, con il sapone Aleppo fino al Medioevo francese con il sapone Marsiglia, entrambi utilizzati anche oggi.
come si fa il sapone?
Il sapone è il frutto di una trasformazione chimica, detta saponificazione: questo processo si ottiene mediante la reazione tra sostanze alcaline, generalmente caustiche e/o corrosive, ed una base grassa, solitamente di origine animale o vegetale. Il risultato di questo processo sarà un prodotto che, attraverso il contatto con l’acqua, avrà caratteristiche tensioattive e cioè sarà in grado di catturare le particelle di sporco e di scioglierle.
Generalmente la maggior parte delle saponette viene prodotta con metodo a caldo: Il sapone a caldo si ottiene infatti riscaldando la massa reagente perché la reazioni porti al composto solido. Il sapone a freddo invece sfrutta la naturale produzione di calore che si ottiene dalla reazione chimica, quindi viene lasciato coibentato per un periodo di tempo utile al processo.
Detto questo, “come fare il sapone” non è un’operazione semplice e scontata: per cimentarsi in questa preparazione, è necessario avere delle competenze relativamente alla reazione chimica degli elementi.
sapone viso: le tipologie
Sapone per lavare il viso: un rimedio della nonna da demonizzare? Assolutamente no, o meglio, non in tutte le circostanze. Sicuramente lavare il viso con sapone di marsiglia che si usa per il bucato non è la soluzione giusta per la nostra pelle, ma in commercio esistono, come già accennato, saponi delicati per il viso anche tra i saponi artigianali, che potrebbero fare al caso nostro. Vediamone alcuni tipi:
- Sapone allo zolfo: ad azione purificante, è solitamente consigliato come sapone per pelle grassa o tendente alla sovraproduzione di sebo ed è considerato un sapone antibatterico;
- Sapone nero: a base di olio di oliva e dalla consistenza pastosa, è tipicamente usato negli Hammam insieme ad un apposito guanto esfoliante, per il corpo;
- Sapone di Marsiglia: puro come nella ricetta originale, contiene solamente olio d’oliva (Olea Europaea Oil), acqua e soda. Con l’utilizzo di questi soli ingredienti, è considerato un sapone neutro dall’efficace potere lavante. Produce poca schiuma. Il famoso Sapone del Mugello, prodotto dall’omonima Officina, vanta proprio la caratteristica di essere prodotto secondo formulazione e metodo originale;
- Saponetta Syndet: detta anche sapone non sapone per viso, il suo nome deriva dall’inglese Synthetic Detergent, si distingue per la tollerabilità cutanea, più elevata rispetto ai detergenti ottenuti tramite i normali processi di saponificazione. Il sapone non sapone è infatti ricavato attraverso una lavorazione che consente di ottenere un PH modulabile e dal valore simile a quello della pelle, senza quindi alterarne le difese naturali. Il detergente viso senza sapone è quindi molto delicato, non provoca eccessiva secchezza o sensazione di pelle che “tira” e soprattutto mantiene queste importanti caratteristiche anche se usato insieme ad acque dure;
- Saponetta Neem: la lavorazione di questo sapone (metodo a freddo), i cui unici ingredienti sono gli oli di Neem, dalle proprietà antisettiche e di cocco, ricco di sostanze antiossidanti;
- Sapone esfoliante: viso o corpo, è un tipo di sapone che, insieme alla detersione, consente anche l’esfoliazione della pelle grazie ai micro-granuli presenti al proprio interno;
- Saponetta all’argilla: questo tipo di sapone sfrutta le proprietà ri-mineralizzanti, antinfiammatorie ed astringendi del suo ingrediente principale. Per questi motivi è anch’essa considerata un sapone viso pelle grassa;
- Sapone di Aleppo: proprietà antinfiammatorie, antisettiche ed antibatteriche anche per questo tipo di sapone, prodotto a base di olio di oliva e olio di alloro. A seconda delle percentuali di olio di alloro presenti nella formulazione, il sapone avrà proprietà più o meno riequilibranti;
- Sapone Surgras: dal francese “liporestitutivo, arricchito in lipidi” è un sapone prodotto nella modalità classica ma arricchito con sostanze lipidiche per essere più restitutivo nei confronti della pelle;
- Detergente solido: tra le ultime innovazioni c’è quella dei detergenti viso in formato solido. Simili ad una saponetta per il viso in realtà non vengono realizzati con processo di saponificazione ma come tutti i cosmetici, bilanciando ingredienti in polvere e liquidi per ottenere un sapone viso delicato con la consistenza, le proprietà e il ph desiderati.
Come scegliere il sapone viso adatto
Nella scelta del nostro sapone detergente viso è importante non sottovalutare il PH cutaneo, che per la pelle di viso e corpo è stimato tra il 4,7 e il 5,75, poiché il suo equilibrio assicura il corretto funzionamento della barriera cutanea e dei microrganismi che compongono il nostro derma. I saponi ottenuti con processo di saponificazione infatti in genere hanno un PH molto alto, motivo per cui non sono sempre molto adatti a detergere il viso. Oggi è possibile però ottenere sapone per il viso delicato, tramite processi che permettono di mantenere il PH fisiologico. Il miglior sapone viso sarà quindi quello con ph fisiologico e/o con caratteristiche più affini alle nostre esigenze.