La figura del make up artist sul set si distingue soprattutto per la professionalità che si comunica con l’atteggiamento: ecco le 5 cose da non fare!
Cosa contraddistingue il dilettante dal professionista? È solo una questione di abilità e competenze tecniche?
Questi interrogativi, legittimi per qualunque categoria, si instillano anche per la professione del make up artist: sul set, in studio, a domicilio o in qualsiasi altro setting.
Sappiamo bene che il make up artist è una figura che lavora a stretto contatto con clienti e modelle/i o, comunque, con la loro parte più “delicata”: quella dell’immagine. L’immagine che hanno di se stessi, di ciò che vorrebbero apparire o che devono esibire, per esigenze “di copione”. Per riuscire ad offrire un risultato migliore, occorre sicuramente una competenza tecnica elevata, ma anche una certa sensibilità e la capacità di creare un senso di vicinanza, sia con la persona che truccheremo, sia con le altre figure professionali presenti.
Tutto questo, però, non significa dimenticare il nostro ruolo ed il motivo del nostro intervento: siamo professionisti che, seppur dotati di elevate competenze specifiche, possiedono anche un bagaglio di capacità relazionali tali per cui questo senso di vicinanza non verrà mai frainteso e scambiato per un approccio superficiale al lavoro.
il truccatore sul set: Quale approccio professionale?
La competenza, dunque, inizia con l’atteggiamento, che dovrà sempre comunicare una certa maturità professionale, anche quando il truccatore è una persona molto giovane. Come già accennato, queste “regole”, seppur non contenute in un vero e proprio codice di comportamento, valgono in tutti i contesti in cui opera il make up artist e sono fondamentali sul set fotografico: un luogo di lavoro che segue una precisa tabella di marcia e dove i tempi devono essere il più possibile ottimizzati.
Questo particolare contesto richiede, da parte del truccatore, una presenza il più possibile attenta ma discreta, per non intralciare il lavoro altrui. È importante presentarsi al meglio, nell’atteggiamento ma anche nell’aspetto, che deve essere pratico ma anche ordinato così come la disposizione del proprio kit professionale ed i materiali di lavoro, sempre puliti ed igienizzati, in ordine e che possano soddisfare le più diverse esigenze.
i 5 errori da evitare
Se però alcune disattenzioni, specialmente nei primi anni di attività, sono tollerabili, ci sono invece altri atteggiamenti che un comportamento professionale e corretto non può ammettere, nemmeno in virtù della giovane età o dell’inesperienza. Vediamo insieme, nel dettaglio, le 5 cose da non fare sul set (e da evitare anche altrove!):
- Stare sempre col telefonino in mano: scattare foto, farsi i selfie o distrarre la modella è sicuramente un atteggiamento che toglie attenzione al nostro lavoro ed intralcia quello altrui;
- Intervenire continuamente per i ritocchi e senza chiedere prima al fotografo: sebbene il nostro lavoro preveda una certa solerzia nell’intervenire qualora una matita coli o ci sia una parte del make up da ripristinare, è bene farlo quando si viene espressamente chiamati;
- Dare indicazioni alla modella su come muoversi: così come sarebbe poco piacevole sentirsi dire dal fotografo o dallo stylist come applicare il mascara o il fondotinta, evitiamo anche noi di invadere la professionalità altrui. Ci sono altre persone deputate a dare questo tipo di suggerimenti alla modella;
- Chiacchierare rumorosamente, facendo “comunella” con altri membri dello staff: ricordiamoci sempre che il set, per quanto poco formale, è innanzitutto un ambiente di lavoro e non di socializzazione;
- Scattare e pubblicare foto senza il permesso della produzione: anche se facciamo parte del team di lavoro, tale consenso non è scontato, né implicito, qualsiasi sia l’uso che si intende fare delle foto (portfolio, social network, ecc). Bisogna sempre farsi autorizzare (meglio se per iscritto) per evitare non solo di apparire poco seri, ma soprattutto di incorrere in una spiacevole causa legale!