Nell’articolo di oggi conosceremo più da vicino la bava di lumaca. Proprietà eccellenti contraddistinguono questa sostanza, considerata un toccasana per la pelle di viso e corpo, oggi sempre più utilizzata in cosmetologia come ingrediente chiave.
La bava di lumaca è una sostanza da secoli conosciuta ed usata in ambito curativo: dall’antica Grecia di Ippocrate e attraverso il Medioevo, rappresentava il rimedio d’elezione per i disturbi a carico dell’apparato digerente ed era usata con successo come anti emorragico. Oggi la ritroviamo negli sciroppi per la tosse grazie alla capacità, tramite i propri enzimi, di fluidificare il catarro.
Anche le ricerche in ambito cosmetico hanno rilevato i pregi della bava di lumaca: proprietà importanti che riguardano, in primis, l’azione cicatrizzante sulla pelle. Già negli anni 80, gli agricoltori cileni che lavoravano negli allevamenti notarono che, a contatto con la bava di lumaca, i taglietti sulle mani guarivano rapidamente e la pelle rimaneva molto morbida. Da allora, sono stati numerosissimi i ritrovati e protocolli per sfruttare le proprietà della bava di lumaca. Tra i tanti, il Celebrity Escargot Course, in Giappone: un trattamento antiage che consiste nel farsi camminare 3 lumache sul viso per sfruttare a pieno le secrezioni, ricche di proteine e antiossidanti.
Helix Aspersa e allevamento: come raccogliere bava delle lumache
Nel settore cosmetico, la materia prima utilizzata è quella prodotta dalla Helix Aspersa, una varietà di chiocciole presente nei territori del Mediterraneo.
Le lumache, appartenenti alla famiglia dei gasteropodi, sono molluschi che si muovono usando esclusivamente l’intera struttura del proprio corpo. Per farlo con facilità e con una migliore adesione alle superfici producono una sostanza chiamata mucopolisaccaride (la cosiddetta “bava”), di consistenza simile al muco che, oltre a facilitare il movimento, consente alla chiocciola di proteggersi dalle lesioni da sfregamento contro le superfici ruvide.
Per regalarci il suo prezioso siero la Helix Aspersa viene curata con altri metodi rispetto a quelli usati nella comune elicicoltura. A differenza delle lumache di terra, destinate al consumo alimentare, le chiocciole allevate per produrre cosmetici alla bava di lumaca sono tutelate da tutta una serie di accortezze quali l’allevamento all’aperto ed un’attenzione particolare nei confronti dell’alimentazione, che sarà sempre biologica e bilanciata.
Allevare lumache con rispetto è un atto doveroso che sicuramente gratifica la coscienza etica collettiva ma, in questo caso, incide anche sulla qualità della materia prima ottenuta. Questo è un elemento molto importante, come sottolinea Eleonora Mesiano, Founder di Chiò Skincare:
La bava di lumaca è un ottimo ingrediente se estratta nel modo giusto. Le lumache sbavano per dolore, paura, piacere. Solo in quest’ultimo caso infatti si hanno picchi importanti di tutte quelle proprietà che la rendono così performante.
L’estrazione della bava di lumache avviene tramite un processo del tutto naturale, attraverso il solo prelevamento della materia spontaneamente rilasciata: le chiocciole quindi non subiscono alcun danno e soprattutto non sono sottoposte a trattamenti per intensificare la produzione di fluido.
Bava di lumaca: benefici cosmetici e proprietà irreplicabili
Un ingente numero di studi e ricerche hanno confermato l’efficacia della bava di lumaca, ma anche la sua unicità in quanto è uno dei pochi ingredienti che non trova una corrispondenza di sintesi.
“Ecco perchè – continua la Mesiano – una buona bava di lumaca è davvero la regina delle sostanze funzionali. La struttura molecolare di queste sostanze non può essere replicata in laboratorio, verrebbe tutt’altra cosa, esattamente come non tutte le bave sono uguali”.
Ma quali sono le sostanze funzionali che rendono le creme a base di bava di lumaca un must have? Sono molte e quasi tutte fortemente legate al processo rigenerativo cutaneo:
- Elastina e Collagene: proteine “sorelle” e naturalmente presenti nel derma, sono fondamentali per mantenere elasticità e idratazione. L’elastina contrasta la perdita di tono ed il collagene agisce in profondità, al livello del derma, ridensificandone la struttura rendendola più forte anche agli attacchi esterni;
- Allantoina: sostanza dalle comprovate proprietà cicatrizzanti, contrasta l’azione dei radicali liberi (responsabili dell’invecchiamento cutaneo) e stimola la rigenerazione cellulare anche a livello superficiale;
- Acido glicolico: dalle proprietà esfolianti, induce la riepitelizzazione, stimolando quindi l’intero processo rigenerativo cutaneo e la produzione di collagene. Le alte percentuali presenti nella bava di lumaca rendono quest’ultima, a tutti gli effetti, un acido glicolico naturale;
- Vitamine A e E: proteggono la pelle attraverso il nutrimento ed il giusto apporto di idratazione. Unite, le loro proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie contrastano la formazione dei radicali liberi ritardando il processo di invecchiamento;
- Mucopolisaccaridi: presenti in altissima percentuale, sono delle sostanze che, a contatto con l’acqua naturalmente contenuta nella bava di lumaca, si gonfiano formando una specie di pellicola protettiva. Questo “effetto Domopak” è fondamentale per svolgere importantissime funzioni, quali: la difesa della cute dall’azione dannosa degli agenti esterni (sbalzi di temperatura, smog, freddo eccessivo); il mantenimento della corretta idratazione in quanto il film protettivo consente di immagazzinare scorte di acqua; il rinforzo dei tessuti, conferendo alla pelle un aspetto turgido e compatto. Inoltre, i mucopolisaccaridi facilitano il passaggio delle sostanze nutritive negli strati più profondi del derma facilitandone quindi le funzioni e l’assorbimento;
- Peptidi: presenti in tutte le più importanti funzioni dell’organismo quali la neurotrasmissione, la difesa immunitaria, l’attività cardiovascolare e la risposta allo stress, sono delle proteine che regolano il funzionamento cellulare in quanto capaci di segnalarne i bisogni. Grazie a questa fondamentale funzione “sentinella”, regolano l’attività delle cellule e sono componenti essenziali nel processo di rigenerazione e di guarigione, specialmente in caso di arrossamenti, ferite e infiammazioni. Insomma, sono le proteine jolly del nostro organismo e agiscono diversamente a seconda della necessità: un “pronto soccorso” al servizio della nostra pelle.
Con tutte queste eccellenti proprietà, non sarà difficile immaginare gli effetti della bava di lumaca sul viso ed i vantaggi che può esercitare. Quindi, dopo averne letto i benefici, davanti al quesito “la bava di lumache per acne o per couperose, può essere un ingrediente funzionale? La crema bava di lumache per cicatrici sarà efficace?” la risposta non può essere che affermativa, poiché è quasi innegabile l’efficacia della bava di lumache contro le rughe ma anche contro tutti quegli inestetismi che possono trovare nel processo di rinnovamento cellulare, se non una definitiva risoluzione, almeno un sensibile miglioramento.
I buoni risultati, però, sono inevitabilmente legati sia alla qualità della materia prima che, di conseguenza, alla scelta del prodotto.
I cosmetici bava di lumaca: sì o no? Come sceglierli?
Una crema alla bava di lumaca è quindi adatta alle pelli mature ma anche alle più giovani, in ottica preventiva, così come si presta coadiuvare il trattamento di diverse affezioni cutanee. Però non è sufficiente fermarsi alla dicitura “crema bava di lumaca”, “siero bava di lumaca” oppure “bava di lumaca bio” per avere la certezza di trovarsi tra le mani (e soprattutto sul viso!) un prodotto di comprovata efficacia.
Per questo motivo è fondamentale riconoscere un prodotto formulato usando bava di lumaca “pura”, intesa come integra nelle proprietà funzionali, così come è utile essere consapevoli di alcune particolarità che caratterizzano questa sostanza.
Ed è ancora Eleonora Mesiano, che da anni è attiva ed impegnata non solo nell’elicicoltura all’interno della propria Azienda ma soprattutto nella ricerca cosmetologica, a guidarci nella scelta consapevole e nel ridimensionamento di alcuni luoghi comuni che accompagnano questo ingrediente:
- Fotosensibile non significa fotosensibilizzante: sebbene la bava di lumaca rientri nella prima categoria e quindi debba essere rigorosamente conservata in contenitori scuri o spessi “La quota di acido glicolico che contiene, non è fotosensibilizzante. È una quota davvero esigua”;
- “La bava è adatta a tutti, è ipoallergenica e inodore. Se da reazioni, non è la bava in sé, ma il cosmetico. Magari il sistema conservante”;
- La percentuale di bava di lumaca contenuta nel cosmetico. A questo proposito, la nostra esperta ci fornisce un importante chiarimento:
“Siero o crema con 80,90% di bava? È un grande Inganno. La bava è termolabile, si mette nella fase degli attivi. In questa fase non può raggiungere la quota del 20-30%, ed è comunque troppa. Direi che un 10/15% è davvero tanta e giusta. La bava si compone anche di acqua, e quando leggete la lista degli ingredienti, se leggete “aqua “, è quella che si usa nella formulazione. La furbata consiste nel sommare proprio quell’acqua a quella della bava, perché non c’è una legge che lo vieta. Ma è un’informazione ingannevole.
Se mettessi nella crema l’80% di bava, il cosmetico avrebbe la consistenza del latte che fa la ricotta perché inacidito. Ho notato però che quando mi si chiede la percentuale di bava, e dico la verità, si acquista comunque quella che grida all’impossibile. Scelta vostra, stupida ma vostra.“
Altri fattori determinanti per l’efficacia di un qualsiasi prodotto alla bava di lumaca sono la qualità della vita e dell’alimentazione della chiocciola. Come già accennato, una chiocciola allevata all’aperto, nel proprio habitat, alimentata con cura produrrà anche una bava di qualità superiore. In parole povere, più alta è la qualità della vita delle chiocciole maggiore sarà anche quella della bava da loro prodotta. Per questo motivo è necessario conoscere la provenienza della materia prima così come sarà utile informarsi anche sulla sinergia tra gli ingredienti che compongono la formulazione.
In conclusione, grazie al parere della nostra esperta possiamo affermare che la bava di lumaca è un ottimo ingrediente se…
Se formulata insieme ad altri ingredienti mirati e di qualità. Perché la verità è che comunque resta solo un ingrediente, ottimo, ma per farne un cosmetico va inserita in una ricetta più ampia, come per il sugo della pasta!
Se le lumache vengono allevate con rispetto. Qualunque tipo di allevamento intensivo, oltre ad essere eticamente una schifezza, non da mai un prodotto eccelso.
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