Un’eccellenza italiana in prestito ad Hollywood: Alberto De Rossi, figlio di Camillo e padre di Giannetto, il truccatore che rivelato la bellezza elegante di dive come Ava Gardner, Audrey Hepburn e Claudia Cardinale.
Se vi siete mai chiesti quale fosse la firma dietro agli occhi da cerbiatta di Audrey Hepburn, ecco la risposta: Alberto De Rossi, make up artist di fama internazionale, figlio d’arte e anello di congiunzione tra più generazioni di truccatori.
Sì, perché comprende almeno 4 generazioni, la “dinastia” De Rossi: Alberto, suo padre Camillo, primo truccatore cinematografico italiano; suo figlio Giannetto, scomparsi di recente e da sempre considerato “il truccatore degli effetti speciali”; la nipote Lorella, che nulla ha da invidiare alle generazioni di De Rossi che l’hanno preceduta in quanto, già da giovanissima, vince un Emmy Awards e riceve una nomination all’Oscar rispettivamente per i film Arabian Nights e Apocalypto.
Cenni biografici
Non si ravvisano molti dettagli della vita di questo straordinario artista: sappiamo che è nato a Roma, ma non esattamente quando; sappiamo che, nonostante il padre avesse avviato con un certo successo l’attività di truccatore, la sua famiglia era comunque di umili origini, tanto che Alberto iniziò a seguire il padre, lavorando come suo apprendista, fin dalla tenera età di 14 anni. Di lui, conosciamo però un dettaglio sicuramente importante: il suo amore per la pittura. Alberto sognava di diventare un’artista e, sebbene la vita lo condusse a percorrere la medesima carriera paterna, continuò a dipingere per tutta la vita.
Alberto De Rossi, truccatore delle stelle
La sensibilità per le sfumature e le abilità nel maneggiare colori e pennelli, acquisite tramite l’esercizio della pittura, lo aiutarono molto nel mestiere di truccatore. Un innato senso dell’eleganza e della sobrietà lo portarono a “mettere la firma” su alcuni dei make up più importanti del cinema, come quello di Claudia Cardinale ne “Il Gattopardo” o sul volto di Ava Gardner, riuscendo ad infondere straordinaria intensità alla suo sguardo, caratterizzato da occhi incappucciati.
Ma la firma più importante di tutte fu quella sul trucco Audrey Hepburn, incontrata sul set di Vacanze Romane. Alberto De Rossi, ingaggiato insieme a Wally Westmore (la stessa dinastia di MUA che lanciò la carriera di Ben Nye) fu l’artefice del celebre sguardo da cerbiatta e delle sopracciglia ali di gabbiano, naturali come piacevano a lui. A questo proposito, Alberto fu un grande sostenitore delle sopracciglia folte e naturali, per tutte: per Audrey, esattamente speculari alla linea della mascella, diventarono un autentico marchio. Sean Ferrer, figlio di Audrey, ricordava che durante le sessioni di trucco Alberto era così meticoloso che, prima di applicare il mascara, separava le ciglia dell’attrice una ad una con una spilla da balia. Il sodalizio tra l’attrice ed il truccatore, durato anni, si trasformò in una profonda amicizia tanto che la diva, alla sua morte, “lo pianse come un fratello”.
D’altro canto, De Rossi non si limitò al cosiddetto Audrey Hepburn make up ma fu l’artefice di altri trucchi iconici, come il look di Elizabeth Taylor in Cleopatra. Un trucco che però, ai tempi, per problemi di salute non riuscì ad eseguire sul set e la Taylor, che non volle nessuno al suo posto, si fece spiegare i passaggi per eseguirlo da sola.
Da sempre attento alla Color Harmony, già ampiamente studiata dal contemporaneo Max Factor, era solito scegliere il trucco da abbinare ad ogni attrice in base all’ambiente che la circondava, affinché aggiungesse un tocco di armonia.
Sopracciglia piene, sguardo felino, l’eleganza della semplicità ed il buon gusto furono le costanti che resero De Rossi uno dei più importanti truccatori famosi italiani che, alla perfezione, ha sempre preferito l’unicità:
The most beautiful women I have ever worked with are Ava Gardner and Anna Magnani–not before when they were very young,but now, now that they are past 40. They both have marvelous cheekbone structures, but most important, time has given their faces character and understanding. And in that character there is great beauty”
Alberto De Rossi