Pitturare il volto: dalla filosofia del linguaggio alla pratica del make up, la bellissima riflessione di patrizia magli.
“Il fondotinta e la cipria preparano la superficie, il fondo, dove fard, matite, pennelli, blush sono chiamati a riconfigurare il viso come una vera e propria composizione, esattamente come, in arte, le matite, i carboncini, i pennelli e le spatole profilano, occultano, evidenziano, in una parola, pitturano la tela”.
Patrizia Magli non è una make up artist, ma insegna insegna semiotica dell’arte e semiotica del disegno industriale all’Università di Venezia, presso la facoltà di Arte e Design (IUAV). Ha collaborato con Umberto Eco durante la sua cattedra di semiotica presso l’Università di Bologna e si è occupata anche di comunicazione non verbale nell’ambito della semiotica del teatro e del corpo.
In “Pitturare il volto – Il trucco, l’Arte, la Moda” la Magli, pur non essendo una professionista del make up, con grande poesia avvia una vasta riflessione teorica sul significato simbolico del trucco. Cosa rappresenta questa arte? Che funzione svolge e con quale significato? Patrizia Magli ci accompagna in questo viaggio, soffermandosi su un elemento “critico”: la temporaneità. Il make up come rappresentazione momentanea di se stessi. E se il mercato della bellezza cerca di combattere l’effimero con soluzioni di carattere permanente, l’Autrice ci porge un diverso punto di vista: la temporaneità come valore aggiunto, come possibilità di accompagnare il viso al cambiamento. Perché il tempo non cambia solo i lineamenti, ma anche la percezione del sé.
Mi piace perché…
“Pitturare il volto” è stato probabilmente il primo libro di make up che ho letto. Non era mio, ma della mia insegnante. Divorato in poche ore, mi ha catapultata nel mondo del trucco, dalle origini tribali alla moda. Ricordo di averlo letto avidamente, con quella foga di chi vuol conoscere il finale, benché lo stessi vivendo.
Ha innescato nella mia mente un milione di curiosità, che ho poi colmato nel tempo, leggendo e studiando.
Fatelo vostro se volete avvicinarvi a questa professione ma anche se, semplicemente, amate questo mondo con ardore.