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Diventare Make Up Artist: da sogno a realtà. | #becomingPRO

il sogno di essere una make up artistStasera guardando un film per adolescenti, per un attimo sono tornata anche io a qualche anno fa e le emozioni hanno preso il sopravvento.

Quella sensazione di inadeguatezza, di perenne incertezza. Chi sono? Cosa farò? Ci riuscirò?
Il non sentirsi mai abbastanza, mai ascoltata, quel sentirsi invisibile, sola.
Non ci si sente capiti a quell’età e a volte le emozioni, i sentimenti sono così forti da fare male.

Spesso i contesti che frequentiamo peggiorano queste sensazioni, gli amici -o i non amici-, la scuola, la famiglia, il fidanzato, gli insegnanti. Chiunque, anche senza volerlo, può essere causa di sofferenza e non tutti riescono a superare questa fase.

In alcuni casi la sofferenza deriva o si riversa sull’aspetto: c’è chi esaspera e chi si nasconde, chi fa di tutto per farsi notare e chi si avvolge in maglioni extra large e aspetto trasandato. Oggi, con questi canoni di bellezza così esasperati, con il web e i social e la vita che viaggia a centinaia di kilometri orari, messa in piazza continuamente, è come se tutto fosse amplificato. E c’è chi non ce la fa e decide di lasciare questa vita.

Ricordo i miei 12 anni, un gloss e il mascara trasparente. Ricordo i 15, con gli ombretti perlati e l’eyeliner. Ricordo i 18, con la mia passione per Audrey Hepburn. Ricordo il fondotinta coprente per nascondere i brufoli, la matita nera “dentro l’occhio perché fa grande” e i quintali di mascara.

Oggi il make up passa per quintali di fondotinta, contouring spessi, ciglia finte e rossetti accesi. Li sento criticare e poi penso ai miei rossetti argento, ai mascara colorati per capelli del Cioè, ai piercing e ai tatuaggi e mi dico che tutto sommato, non è poi così diverso.

Una cosa però c’è. Quando ero adolescente io internet era appena nato, i blog sono arrivati poco dopo, insieme a youtube e facebook e instagram. Per me sono stati la salvezza, in un momento buio. Oggi possono essere il momento buio di qualcuno, perché sono così vasti da far diventare un pettegolezzo come un’onda senza fine, ma magari possono essere ancora la salvezza di qualcun’altro. E allora ho pensato che scrivere queste due righe, sul mio sito professionale, potesse dare uno spaccato di me più realistico, che racconti chi sono stata e come sono arrivata qui.

Io non credevo di poter fare tutto questo, se me lo avessero detto in passato, a quell’età, quando mi sentivo uno sgorbio e tanto sola, avrei detto che no, non era proprio possibile. E invece eccomi qui, sono una professionista, ho costruito da sola la mia carriera e ogni giorno metto un tassello che costruisce quella scala che mi porta sempre più vicina a dove voglio arrivare. No, non è stato facile, ma ce l’ho fatta. Avevo un sogno e per seguirlo ho mollato l’università che non mi rappresentava e ho scelto altri studi, ho fatto più di due lavori contemporaneamente, ho sacrificato le vacanze e gli sfizi, ma alla fine sono riuscita nel mio intento.

Se avete un sogno anche voi: coltivatelo. Fate sì che riempia ogni momento della vostra giornata.
Se sentite la solitudine, circondatevi di ciò che vi fa stare bene: non è per forza una persona, può essere la musica, il mare, il ballo, l’arte, un libro o come nel mio caso, il make up e una tastiera.

Non cercate di cambiarvi a tutti i costi, cercate piuttosto di accettarvi, valorizzarvi. Non ha senso passare la vita a imitare qualcun altro, non saremo mai all’altezza. Molto meglio invece cercare di essere la migliore versione di noi stessi.

Guardatevi allo specchio e sorridete. Non lasciate che qualcuno rubi quel sorriso, mai!
E ricordate che il make up è il nostro alleato, la nostra fata turchina. I pennelli sono le bacchette magiche, i colori si aprono dinanzi a noi con infinite combinazioni. Sperimentate, giocate, realizzate qualcosa che vi rappresenti e portatela con orgoglio. Divertitevi, imparate le regole ed infrangetele, il make up è un’arma potente: può farci sentire più belli, seducenti, spiritosi, può trasformarci, mascherarci, aiutarci. Non vivetelo come un problema, come un ostacolo e tantomeno come un’omologazione. Imparate ad usarlo perché sia la vostra carta vincente, cercate quel make up che dia il meglio di voi e sarà il vostro asso nella manica per tutta la vita.

Laura

Comments (1)

Grazie Laura per esserti raccontata con sincerità, la tua esperienza è un incoraggiamento anche per chi come me ragazzina non lo è più ma nonostante tutto sa di voler provare a fare qualcosa in cui ha sempre avuto buongusto e senso estetico. Grazie ancora, spero di conoscerti presto. Luisa Angela Addari

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